La legge del più forte domina incontrastata sul mondo. La stessa natura si è affidata a questa legge per gestire i rapporti fra individui e gruppi in tutto il mondo vivente, quello vegetale compreso. Nelle specie sociali, la legge del più forte opera sui membri di uno stesso gruppo, generando un’organizzazione gerarchica e facendo sì che il maschio alfa domini sugli altri ed abbia la precedenza nell’accesso a tutto ciò che è desiderabile (LINDAUER 1993: 119ss). L’uomo non fa eccezione e i rapporti di forza dominano anche la sua storia. I greci furono perfettamente consapevoli del ruolo centrale della forza nei rapporti fra le persone e fra gli Stati. Scontri fra uomini armati sono riprodotti in disegni paleolitici di 20.000 anni fa (SILVESTRI 1994: 452), ma si tratta di semplici incursioni o razzie, condotte da pochi uomini armati al solo scopo di procurarsi un bottino. La guerra vera e propria presuppone l’esistenza di città e di Stati. Essa prevede la conquista territoriale e/o la sottomissione del nemico. Clan e tribù, invece, prediligono la razzia, al solo scopo di procurarsi risorse.
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